A 150 anni dall’Unità d’ Italia… racconto l’Italia che vorrei
Mercoledì 15 settembre alle ore 16.00, presso la Camera dei Deputati – Sala delle Colonne, Klodiana Cuka relazionerà all’incontro per la presentazione del testo di Marco Angelelli, “Benvenuto nuovo cittadino italiano”, volume edito da Armando Curcio Editore.
“L’invito come relatrice per la presentazione del libro di Marco Angelelli – spiega Klodiana Cuka – mi riempie di gioia. Non è la prima volta che mi trovo ad intervenire a livello nazionale nell’ambito di incontri in materia di immigrazione. Mi batto ogni giorno in favore dei migranti, per l’affermazione dell’idea di “immigrazione come risorsa e valore aggiunto” e la creazione di una vera società interculturale e multietnica. Il tutto al di fuori di ogni logica politica!
Per questo amo sempre abbracciare nuove idee e iniziative e spero che questa possa essere una nuova opportunità ed un ulteriore momento costruttivo per parlare veramente dei diritti e dei doveri dei nuovi cittadini, anche alla luce della Costituzione italiana che si può vantare di essere una delle Carte più avanzate al Mondo! Sta a noi fare in modo che questa risorsa non venga sprecata e che questo vantaggio non rimanga solo nelle parole, ma si trasformi in fatti concreti.
Credo che l’Italia abbia ancora una strada lunga da percorrere per quanto riguarda l’accettazione del “diverso” e tutto può e deve partire dalla presa di coscienza di tutti noi che siamo, prima di tutto, essere umani a pari diritti e dignità ed a pari doveri. E’ necessario comprendere che, se ci troviamo in una Terra che non ci appartiene per nascita, ci appartiene sicuramente per diritto non solo perche vi abitiamo, ma perchè lo abbiamo deciso e offriamo quotidianamente il nostro contributo.
Non dimentichiamo che da Bolzano, a Siracusa, da Milano a Bari gli italiani sono stati un popolo di emigrati e la memoria storica è ancora fresca!
In occasione dell’incontro alla Camera potrò esprimere il mio pensiero da “nuova cittadina”, quale amo definirmi. Sì, perché sento l’Italia come la mia seconda Patria, una Patria nella sua interezza, senza divisioni o brutti sentimenti di disgregazione.
Credo che la Costituzione della Repubblica Italiana sia una perla regalata ai posteri e considero chi mise mano alla stesura di quelle pagine, degli uomini illuminati. In essa, infatti, vengono riconosciuti i diritti inviolabili dell’uomo, si riconosce e si tutela la condizione giuridica dello straniero. Ma oggi credo che in materia d’immigrazione le leggi vadano sicuramente riviste in un’ ottica ormai Comunitaria poiché non è plausibile che ogni stato europeo possa agire in maniera indipendente in materia di diritti umani.
Occorre soprattutto garantire una partecipazione attiva dei “nuovi cittadini” nella gestione delle problematiche interne del paese in cui vivono. Oggi, in coscienza, ritengo che i migranti siano pronti a prendere in mano il proprio destino e a contribuire alla sviluppo del Paese non solo in relazione al PIL, ma anche a partecipare attivamente alla vita politica dando il proprio apporto per trovare soluzioni che possano portare ad un rinnovamento proficuo in materia di immigrazione. Se questo non avverrà in qualsiasi parte del mondo, i migranti rimarranno soggetti passivi che, inevitabilmente, con l’andare del tempo, potranno solo esplodere in un dissenso spesso violento (ricordiamo la vicenda dei Magrebini in Francia).
In giro per l’Italia continuo ad avvertire una forte voglia di cambiamento, una nuova consapevolezza che solo attraverso la conoscenza dell’ altro è possibile tessere relazioni solide e crescere reciprocamente. Oggi i migranti vogliono essere protagonisti. E lo chiedono a gran voce”.
Ciao quale miglior modo di festeggiare i 150 anni dell’unificazione territoriale d’Italiaripercorrendo le tappe degli ultimi anni che hanno visto un Mazziniano di nome Pietro Molinari, un genovese come Mazzini che fece l’Italia con i motti carbonari e diede alla luce la prima costituzione quella della repubblica romana. La nostra Costituzione Italiana ha avuto dei grandi mentori nel passato in Eroi come Garibaldi, Mazzini e Cavour i primi che capirono che il popolo italianoaveva bisogno di una Costituzione sua. Avevano capito che l’Italia era troppo frammentata e divisa e questa era la sua debolezza. Oggi a 150 anni di distanza l’italia di cosa ha bisogno? Di giustizia? Di Eguaglianza? Di Lavoro? Quello che è certo e che se tutti iniziassero a osservare la Costituzione della Repubblica le cose in Italia andrebbero meglio.
Navigando in rete ho trovato dei video interessanti su di un Mazziniano che difende la Costituzione da anni, e per il fatto che desiderava che fosse osservata dai politici è stato deriso e gli hanno fatto il TSO. Roba da repubblica delle banane. Il suo nome e Pietro Molinari e se vuoi conoscere meglio la sua storia visita i link che ti segnalo ok? Buona Navigazione:
pagina di Pietro Molinari su Facebook
http://www.facebook.com/pages/Pietro-Molinari/50614660743
Video interessanti
http://www.youtube.com/watch?v=yQfvsrnYHsA
http://www.youtube.com/watch?v=mwIy72VA__Q
Il quirinale quanto ci costa?
http://www.ammazzatecitutti.org/forum/index.php?showtopic=5348